COMUNICATO STAMPA
Non possiamo credere che il Governo italiano cancelli la gloriosa storia dell’erboristeria italiana, una tradizione antica e moderna allo stesso tempo. Antichi saperi e moderne conoscenze scientifiche nell’uso e nel consiglio delle piante officinali.
Con l’abrogazione della legge n.99 del 1931 “ Disciplina della coltivazione, della raccolta e del commercio delle piante officinali”, prevista dal decreto legislativo n.490 il Governo metterà la parola fine alla professione di erborista. Una professione sostenuta oggi dai numerosi corsi di laurea in Scienze e Tecniche Erboristiche che saranno fortemente ridimensionati se non costretti alla chiusura.
Un danno gravissimo per gli studenti e le loro famiglie, per le 5.000 erboristerie italiane e per i laboratori erboristici.
Il tutto all’art.8 del decreto legislativo 490 volto a riorganizzare e semplificare il settore agricolo, un decreto che però non può abrogare una professione riconosciuta per legge, una professione in continua espansione.
Inoltre sarà completamente liberalizzata la raccolta delle piante officinali spontanee con tutto ciò che comporta in termini di sicurezza alimentare, come le recenti cronache hanno ampiamente riportato.
Un grande regalo per gli agricoltori e un grave danno per gli erboristi ma sopratutto per i cittadini che ben presto perderanno il loro naturale punto di riferimento, l’erborista professionista.
Si parla tanto di attenzione al consumatore, con questo atto lo si pone nelle mani di chiunque.
L’erborista italiano è un bene prezioso unico al mondo una figura professionale che va tutelata non cancellata!
Il Governo ci ripensi, può ancora farlo gli erboristi e i cittadini gliene saranno grati.
FEDERAZIONE ERBORISTI ITALIANI – CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA
www.feierboristi.org
Invitiamo tutti a firmare le petizioni attive su:
https://firmiamo.it/giu-le-mani-dall-erboristeria e
https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-salva-l-erborista